LUOGHI E MERAVIGLIE   ●   AGRIGENTO

Il Giardino della Kolymbethra, un'oasi verde nel cuore della Valle dei Templi

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Pochi passi giù per uno stretto, ma ben curato, sentiero e subito ci si trova immersi in un fitto e rigoglioso manto verde formato da arbusti e alberi di aranci, limoni, ulivi, mandorli, mirti, palme nane, pistacchi, melograni, fichidindia e tante altre specie che catturano l'attenzione per le loro fitte chiome, i contorti tronchi, gli intensi e inebrianti profumi emanati dai fiori, gli accesi colori dei frutti. È così che si presenta il Giardino della Kolymbethra, un luogo magico che si estende per circa cinque ettari nel cuore del Parco archeologico della Valle dei Templi, tra le suggestive colonne del tempio dei Dioscuri (Castore e Polluce) e il tempio di Vulcano.
Il sentiero che scende nel Giardino della Kolymbetra Le origini della Kolymbethra sono molto antiche. Esse si fanno risalire al V secolo a.C. quando Terone, tiranno di Akragas, fece costruire il cosiddetto acquedotto Feace (dal nome dell'architetto che lo progettò) che consiste in un vasto sistema di ipogei che captavano l'acqua delle falde sotterranee per convogliarla nella valle della Kolymbethra.
Diodoro Siculo, il primo a lasciarci, nella sua monumentale opera sulla storia universale, del I secolo a.C., una testimonianza scritta del luogo, racconta di una sontuosa 'piscina': “in essa vennero condotte le acque dei fiumi e delle sorgenti, diventando così un vivaio di pesci... e poiché moltissimi cigni volavano giù verso di essa, la sua vista era una delizia. Ma in seguito, trascurata, venne ostruita, e infine... gli abitanti trasformarono tutta la regione, che era fertile, in terreno piantato a viti, e densa di alberi di ogni tipo...”.
Poi, per secoli, non si hanno avuto più notizie. Bisogna arrivare al XII secolo per apprendere, da fonti storiche, che nella valle vi si coltivava la canna da zucchero. Nel XV secolo la proprietà della Kolymbethra passò alla chiesa e da allora l'area iniziò ad essere sfruttata sistematicamente per la produzione di ortaggi e frutta. In questo periodo vi si impiantarono numerosi alberi, soprattutto agrumi da cui deriva la denominazione “giardino”, dall'usanza diffusa in Sicilia di chiamare jardinu le piantagioni di agrumi.
Il rigoglioso giardino della Kolymbetra e sullo sfondo le colonne del tempio dei Dioscuri Durante il Grand Tour divenne una meta irrinunciabile dei viaggiatori europei che giungevano ad Agrigento. L'abate di Saint Non ci lasciò un eccitante ritratto del luogo: “l'acqua scorre ancora in questo canale e va ad irrigare dei giardini rigogliosi che occupano oggi il fondo della piscina... in una piccola valle che, per la sua sorprendente fertilità, somiglia alla valle dell'Eden o a un angolo della terra promessa”.



Lo sfruttamento agricolo della Kolymbethra continuò fino agli inizi della seconda metà del Novecento quando, una volta che hanno smesso di lavorare i vecchi contadini, fu definitivamente abbandonata.
Nel 1999, dopo anni di incuria che rischiavano di compromette per sempre l'interessante patrimonio arboreo e paesaggistico, l'area fu concessa dalla Regione Siciliana, per venticinque anni, al Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI) che da subito ha avviato un progetto di ripristino e di restauro degli antichi giardini e manufatti, riaprendola al pubblico nel novembre del 2001.
Un sentiero nell'agrumeto del giardino della Kolymbetra. Con il restauro sono stati recuperati i viottoli calpestati per secoli dai contadini, i muretti a secco e i terrazzamenti; sono state ripristinate le antiche gebbie utilizzate per la raccolta dell'acqua che ancora oggi sgorga dagli ipogei dell'acquedotto Feace; è stato riattivato l'antico sistema di irrigazione, per sommersione a conca, e sono state riprese le antiche tecniche adottate per la coltivazione degli ortaggi, alcune delle quali risalenti agli arabi. Inoltre sono stati costruiti due piccoli ponti che attraversano il torrente; sono stati potati tutti i vecchi alberi e ne sono stati piantati di nuovi privilegiando le specie non più coltivate nei giardini privati perché poco redditizie. Nel giro di qualche anno è stato restituito alla società un ambiente che ricorda il tipico paesaggio agrario che fino a pochi decenni fa caratterizzava molte campagne siciliane.
Oggi il Giardino della Kolymbethra è un vero gioiello paesaggistico, storico, archeologico, botanico e agricolo. Perdersi piacevolmente lungo i viottoli che prima tagliano la rupe accanto al tempio dei Dioscuri, poi si snodano tra gli agrumeti, e infine risalgono il pendio verso il tempio di Vulcano, regala sempre piacevoli emozioni, sia in primavera, quando si è inebriati dall'intenso profumo della zagara, che in estate, quando offre refrigerio, ma anche in autunno e inverno, quando limoni, aranci, mandarini, mandaranci, pompelmi, cedri, chinotti e bergamotti, molti dei quali non più coltivati altrove, si ammantano di frutti dai colori vivaci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maggio 2016


BIBLIOGRAFIA:
  • GAMBINO Daniela, Annusare profumo di zagare al giardino della Kolymbethra, in «101 cose da fare in Sicilia almeno una volta nella vita», Newton Compton Editori, Roma, 2014.
  • SCHEMBRI Antonio, Paradiso verde sotto i templi, in «Bell'Italia», n. 278, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 2009.





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COME RAGGIUNGERE IL GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA

Il Giardino della Kolymbethra si trova all'interno del Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, quindi non bisogna fare altro, per raggiungerlo, che seguire le indicazioni verso quest'area di grande interesse archeologico e paesaggistico. Si consiglia di entrare nell'area dalla biglietteria Sant'Anna, nei pressi della Porta V, dove si trovano anche ampi parcheggi.
Per arrivare in auto da Palermo (distante circa 130 km), si esce dall'autostrada A19 all'altezza di Villabate e si segue lo scorrimento veloce Palermo - Agrigento. Da Catania (distante circa 165 km), bisogna invece seguire la A19 Palermo - Catania fino all'uscita di Caltanissetta e poi la SS 640 fino alla rotatoria Giunone che si trova proprio ai piedi dell'omonimo tempio. Qui si svolta a destra e si segue, per 1600 metri circa, la SS 115 fino a raggiunge, dopo aver superato un'altra rotatoria, il posteggio di contrada Sant'Anna, sulla sinistra. Una volta entrati nell'area archeologica salire verso il tempio dei Dioscuri di fronte a cui si trova l'ingresso al Giardino della Kolymbethra.
Da Agrigento la Valle dei Templi si può raggiungere anche con autobus di linea che partono dalla stazione ferroviaria.

ORARI DI APERTURA ED ALTRE INFORMAZIONI

Il giardino è aperto tutti i giorni dell'anno, ad esclusione del mese di gennaio, dalle ore 10:00 alle 17:00 circa, chiusura posticipata alle 19:00 in estate e anticipata alle 14:00 nel periodo invernale.
Il costo del biglietto per entrare nel Giardino della Kolymbethra è di euro 5 (euro 3,50 per i residenti in Sicilia). Il costo del biglietto per l'ingresso nella Valle dei Templi è di euro 10. È possibile acquistare un biglietto cumulativo, che prevede l'accesso al Parco archeologico della Valle dei Templi e al Giardino della Kolymbethra, al costo di euro 13,50.


COSA FARE

Al Giardino della Kolymbethra ci si può andare per il semplice piacere di passeggiare in uno scenario ricco di storia e fascino; conoscere le tecniche agricole adottate per secoli dagli agricoltori siciliani, inebriarsi dell'intenso profumo di zagara, ammirare gli ipogei e i templi che emergono tra quinte di alberi e che hanno ammaliato i viaggiatori del Gran Tour.
Ma in questo angolo di verde, che nelle calde e assolate giornate estive sa offrire refrigerio ai visitatori della Valle dei Templi, si può andare anche per pranzare. Volendo si può prenotare un pranzo rustico (tel. 335 1229042) a base di prodotti tradizionali come: Muffuletti cunzati (pane casareccio condito con olio e formaggio), Cuddiruni cu i zarchi (pizza farcita con verdure selvatiche, patate e un po' di cipolla), Mbuliata (pane croccante con olive nere, salsiccia, olio e pepe) da consumare, con un buon bicchiere di vino, nell'area attrezzata all'ombra degli aranci e di un grande alloro e rivivere atmosfere di altri tempi tipiche della tradizione contadina siciliana.
Il suggestivo ponte che attraversa il ruscello del Giardino della Kolymbetra.

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Diverse le manifestazioni organizzate nel Giardino della Kolymbethra durante l'anno. Molte sono legate al mondo contadino e alla rievocazione degli antichi mestieri. Durante l'estate sono organizzate anche eventi di interesse letterario e musicale. In un contesto insolito, ma dal grande fascino, si leggono pagine di libri famosi o si dà luogo a concerti che iniziano al calar del sole e si protraggono fino a notte fonda. Per essere sempre aggiornati sui vari eventi organizzati consultare il sito web del FAI (http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=eventi-giardino-della-kolymbethra).


QUANDO ANDARE

Non c'è un periodo che sia più indicato dell'altro per visitare il Giardino della Kolymbethra, anzi bisognerebbe ritornarci più volte perché ogni stagione regala nuove emozioni legate all'andamento vegetativo delle piante e alla diversa intensità della luce.


PRODOTTI TIPICI E ARTIGIANATO

Una volta completata la visita, se si ha voglia di portare a casa un po' del profumo della Kolymbethra, prima di uscire si consiglia di acquistare i prodotti realizzati in modo artigianale con i frutti raccolti nel giardino, come ad esempio l'olio extra vergine, ottenuto dalla spremitura delle olive raccolte sugli ulivi “saraceni”, e le gustose marmellate di arance, limoni e mandarino.




DOVE SI TROVA IL GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA

Dove si trova il Giardino della Kolymbethra

PREVISIONI METEO - AGRIGENTO

INFORMAZIONI UTILI

FONDO AMBIENTE ITALIANO - GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA
Valle dei Templi (Agrigento)
tel. 335 1229042
sito: www.visitfai.it/giardinodellakolymbethra
email: faikolymbethra@fondoambiente.it

PARCO ARCHEOLOGICO VALLE DEI TEMPLI
Strada Panoramica dei Templi
tel. 0922 621611
sito: www.parcovalledeitempli.it

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