LUOGHI E MERAVIGLIE   ●   ALIA

Le Grotte della Gurfa, un affascinante enigma che attende di essere svelato

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

A differenza di quanto possa far pensare il nome attribuito al sito non si tratta di un gruppo di cavità naturali, ma di un complesso di ambienti realizzati dall'uomo svuotando la roccia. Un vero e proprio monumento di architettura rupestre, dunque, che si estende all'interno di un lungo sperone roccioso a sudest del centro abitato di Alia.
Panoramica della roccia all'interno della quale si sviluppano i vari ambienti delle cosiddette Grotte della Gurfa Fin da lontano il costone roccioso, rossastro e bucherellato da tante aperture regolarmente disposte su due livelli, emana un certo fascino. Raggiunto lo spiazzo antistante le “grotte”, delimitato a valle da una piccola casa rurale, due aperture a livello del terreno immettono in due ambienti diversi per dimensioni e molto probabilmente anche per origine.
Dall'ingresso di sinistra si entra in una vasta stanza di forma trapezoidale con il soffitto a due spioventi che imita un tetto a falde. Sezione longitudinale delle Grotte della Gurfa Da qui si diparte un corridoio che porta nell'altro ambiente del piano inferiore, vano dove si può accedere anche dal secondo ingresso esterno, sulla destra. Una volta dentro si rimane meravigliati dall'enorme dimensione del locale con pianta quasi circolare di circa 13 m di diametro e forma scampanata con un'altezza di circa 16 m. Si tratta di un'enorme “thòlos” che per dimensioni può essere paragonato alla Tomba di Agamennone a Micene, e trova diversi similitudini architettonici con l'ipogeo di Hal Saflieni a Malta. La parte più alta e stretta del locale culmina con un'apertura circolare che proietta un fascio di luce all'interno. Lungo le pareti si notano differenti file di fori che si pensa un tempo dovessero servire ad alloggiare le testate delle travi che dividevano il grande ambiente con diversi soppalchi. La scala intagliata nella pietra è quanto rimane, molto probabilmente, della parte iniziale della rampa, poi in legno e non più esistente, che portava al primo piano.



Per accedere agli altri ambienti superiori bisogna uscire all'esterno e salire per la scala metallica posta accanto alla parete rocciosa. In fondo ad un piccolo e stretto corridoio si trovano due aperture laterali. Dal lato sinistro si entra in una camera rettangolare di circa 4,20 x 6,00 m ed alta circa 3,60 m. Dal lato destro si accede in una stanza più grande di circa 6,00 x 9,70 m ed alta circa 5,80 m. Qui, ad un'altezza di circa 2,50 m, si trova un'apertura che immette in un piccolo vano ovale che a sua volta è collegato, attraverso un piccolo foro, con una vasca di raccolta delle acque piovane. Interno della thòlos delle Grotte della Gurfa Da questa stanza si accede, attraverso un piccolo corridoio, ad un'altra stanza di circa 4,80 x 6,40 m ed alta 3,40 m. In alto, sul tetto, si apre un piccolo foro che comunica con la soprastante vasca di raccolta delle acque piovane. In corrispondenza del foro, sul pavimento, si apre un piccolo pozzo che comunica con la stanza inferiore dal tetto a due spioventi. Un breve corridoio porta nell'ultima stanza di circa 4,80 x 5,60 m ed alta circa 2,90 m. Da qui un altro corridoio porta nella grande thòlos ad un'altezza di circa 7,70 m dal pavimento, in corrispondenza di quello che doveva essere il secondo dei tre livelli creati all'interno di questo grande ambiente con i soppalchi. Tutte le stanze di questo piano hanno il tetto piatto e ognuna è illuminata da una finestra.
Le origini del complesso sono incerte e di difficile datazione anche perché gli ambienti sono stati utilizzati ininterrottamente fino a pochi decenni fa e quasi sicuramente nel corso dei secoli vi sono stati aggiunti nuovi elementi (piccole nicchie scavate nella roccia, anelli per legare gli animali, ecc.). Inoltre nei dintorni mancano depositi archeologici.
Gli studiosi, rimanendo quasi sempre concordi sul fatto che l'intero complesso fu scavato in più periodi, hanno avanzato diverse ipotesi: alcuni sostengono che le stanze siano di origine medievale, forse opera della popolazione araba, supportati in questa tesi anche dal nome Gurfa che deriva da Ghurf cioè “camera”, termine ancora oggi utilizzato nelle aree berbere per indicare ambienti scavati artificialmente nella roccia; altri farebbero risalire il nucleo principale, corrispondente alla thòlos, al periodo del rame.
Diversa, e per certi versi molto affascinante, la teoria del prof. Montagna. Egli avanza l'ipotesi che la thòlos accolse le spoglie di una personalità molto importante dell'Età del Bronzo, forse Minosse, il re di Creta che secondo la mitologia greca trovò la morte in un attentato, durante il suo viaggio per inseguire Dedalo, nella città di Camico (centro della Valle del Platani ancora oggi non identificato), mentre era ospite del re dei sicani Kokalos. Gli storici parlano di imponenti cerimonie funebre in suo onore e di una grande sepoltura costruita proprio da Dedalo. Non a caso la thòlos della Gurfa è la più grande di tutte quelle conosciute del Mediterraneo.
Passaggi e stanze del primo piano delle Grotte della Gurfa Nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati nella thòlos il prof. Montagna ha pure constatato che in occasione dell'equinozio di primavera, da sempre uno dei momenti più importanti per le popolazioni agrarie perché segna la rinascita della natura, a mezzogiorno il sole entra dal piccolo foro che si trova in alto e colpisce il centro della sala, sicuramente non una semplice coincidenza.
Un vero e proprio enigma, quindi, l'origine delle Grotte della Gurfa, che attende ancora di essere svelato e che non poco affascina studiosi e viaggiatori che amano la Sicilia, terra ricca di storia, archeologia, mitologia, misteri.
Ad aggiungere ulteriore interesse al luogo sono una serie di tombe a forno, sulla parete e la sommità della rupe, una vasca triangolare e altre piccole strutture rupestri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ottobre 2013 - ultima revisione aprile 2016


BIBLIOGRAFIA:
  • BRAIDA Silvana, Alia. Le Grotte della Gurfa, depliant, Comune di Alia.
  • MAURICI Ferdinando, Il segreto della Gulfa, in «Kalós, arte in Sicilia», anno VIII, n. 3, Edizioni Ariete, Palermo, 1996.
  • MONTAGNA Carmelo, Il Tesoro di Minos. L'architettura della Gurfa di Alia tra Preistoria e Misteri, Officina di Studi Medievali, Palermo, 2009.





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COME RAGGIUNGERE LE GROTTE DELLA GURFA

Le grotte distano circa 5 km dall'abitato di Alia e si possono raggiungere solo se muniti di un mezzo proprio. Dalla parte bassa del paese si prende la SP 53 e poco dopo si abbandona e si segue una strada secondaria asfaltata segnalata con cartelli “Grotte della Gurfa” e “Parco Suburbano”.
Chi proviene dal versante di Agrigento o di Palermo deve seguire lo scorrimento veloce Palermo-Agrigento e una volta arrivati al bivio Manganaro seguire la SS 121 Palermo-Catania sino al km 184, dove si prende una strada secondaria asfaltata. Dopo circa 1 km si raggiunge un quadrivio dove si svolta a destra e si procede ancora su strada asfaltata, ma dal fondo sconnesso, per altri 1,5 km circa.
Chi proviene dal versante di Catania deve seguire l'A19 fino allo svincolo di Tremonzelli, quindi la SS 120 in direzione di Caltavuturo e dopo circa 3 km la SP in direzione di Valledolmo. Superato il centro abitato si procede fino alla SS 121, quindi si svolta a destra e si procede sino al km 184 per poi seguire la strada descritta sopra.
Chi proviene dal versante di Messina e Cefalù deve seguire l'A20 fino all'uscita di Buonfornello, quindi la SS 113 fino al bivio di Cerda, la SS 120 fino a superare Cerda e poi la SP 7 per Aliminusa, Montemaggiore Belsito e Alia.

ORARI DI APERTURA ED ALTRE INFORMAZIONI

Le grotte attualmente sono fruibili in qualsiasi giorno della settimana e l'accesso è libero. Per una visita guidata si consiglia di contattare, in anticipo, l'ufficio informazioni turistiche del Comune di Alia, aperto da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (tel. 091.8219528).
Grotte della Gurfa: particolare della scala nella thòlos e corridoio che immette nell'altra stanza



DOVE SI TROVANO LE GROTTE DELLA GURFA

Dove si trovano le Grotte della Gurfa

PREVISIONI METEO - ALIA

INFORMAZIONI UTILI

COMUNE DI ALIA
Via Regina Elena, 1 - www.comune.alia.pa.it - 091.8210911
UFFICIO TURISTICO
Via Santa Croce, 10 – 091.8219528. Aperto da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (utile per prenotare una visita guidata alle Grotte della Gurfa).
CARABINIERI
Via Palermo, 111 - 091.8214111
VIGILI URBANI
Via Palermo - 091.8219970
UFFICIO POSTALE
Via Vittorio Emanuele, 111 – 021.8214898
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO VALLE DEL TORTO
Via Vittorio Emanuele, 84 – 091.8219872
BANCO POPOLARE SICILIANO
Via Garibaldi, 8 – 091.8214037
FARMACIA FOTI
Via Madonna 10 – 091.8214020
FARMACIA GIUNTA CARDINALE
Vicolo Fatta, 3 – 091.8214102
GUARDIA MEDICA
Via Montemaggiore – 091.8214010
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ALTITUDINE
702 m slm
ABITANTI
3806 (censimento 2011)
NOME DEGLI ABITANTI
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