ITINERARI ESCURSIONISTICI   ●   PARCO DELL'ALCÀNTARA

A piedi nella valle dell’Alcàntara, dal Bivio Mitogio alle Gole di Larderia

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Gole dell'Alcantara Due sono gli elementi che caratterizzano questo facile percorso nella valle dell'Alcàntara: inizialmente bei giardini di agrumi animati da antichi caseggiati e manufatti vari, a testimonianza della secolare attività dell'uomo che ha coltivato e plasmato il territorio per ricavarne frutti, riparo e risorse naturali; poi le spettacolari Gole di Larderia, o dell'Alcàntara, alte pareti di basalto modellate, nel corso di numerosi millenni, dall'incessante scorrere delle acque del fiume.
L'itinerario qui proposto, non segnato ma privo di particolari difficoltà, è consigliato dall'autunno alla primavera, mentre nelle calde e spesso afose giornate estive si consiglia, piuttosto, di raggiungere direttamente il greto del fiume per poi entrare nelle gole dove si cammina in acque sempre fredde.
Dalla località Mitogio, lasciata la macchina, una volta superato il ponte sul Fiume Alcantara, sulla SP 81, si segue, sulla destra, la stretta stradina sterrata che, puntando verso nord, si addentra nella verdeggiante campagna destinata alla coltivazione di agrumi, ulivi e frutti vari.
Camminando su un percorso quasi pianeggiante che per un po’ procede lontano dal fiume, a catturare l'attenzione sono alcuni caseggiati e gli agrumeti dalle belle piante con la folta chioma ingentilita da innumerevoli fiori dall'intenso profumo, in primavera, o da grossi frutti dai colori vivaci, in autunno e inverno.
Abbandonate le varie stradine secondarie, sulla sinistra e sulla destra, che si addentrano nei numerosi appezzamenti di terreno, e superato un piccolo torrentello che passa su una briglia in cemento, si attraversano alcuni tratti di strada bordeggiata da muretti a secco e, in qualche caso, da belle recinzioni ricoperte da abbondante bouganville.
Fiume Alcantara Lasciati sulla destra due graziosi caseggiati (attenti a dei grossi cani visti all'interno della recinzione, non si sa mai!) si inizia a udire il rombo dell'acqua che scorre impetuosa in lontananza. Altri 150 metri circa e, abbandonata un'ulteriore deviazione sulla sinistra, tra la vegetazione si intravedono i primi scorci del fiume.
Dopo altri 500 metri circa la strada peggiora sino a diventare, poco più avanti, quando si inerpica, veramente brutta a tal punto da poter parlare di pessima mulattiera piuttosto che di strada sterrata.



Qui il percorso si biforca, ma solo per alleviare, con l'alternativa sulla sinistra, leggermente la salita, considerato che subito dopo si ricongiunge alla traccia principale. Ora il paesaggio cambia totalmente: non si cammina più tra agrumeti e uliveti, ma tra pascoli e pendii infestati da abbondante ampelodesma, ginestre e asparagi. Gole dell'Alcantara Mentre si procede si gode, dall'alto, di spettacolari panoramiche su un ampio tratto del letto del fiume e, in lontananza, uno scorcio del paese di Motta Camastra. Il sentiero procede per un tratto in discesa, a mezza costa lungo le pendici orientali di Monte Miramare, e risulta accidentato perché dilavato abbondantemente dalle acque piovane. Proprio per questo, forse, è prediletto, purtroppo, da gruppi di ragazzi che con motocross scorrazzano su e giù, soprattutto, poi mi dicono, nelle giornate festive.
Arrivati di fronte al vasto complesso dell'Azienda Agrituristica Gole dell'Alcàntara, che si trova sull'altro versante del fiume e fornisce, tra l'altro, diversi servizi per la visita delle gole, la stradina inizia a migliorare.
Ben presto si perde dalla vista il letto del fiume, perché ormai scorre all'interno delle gole, e si raggiungono altri agrumeti e un piccolo appezzamento di terreno destinato alla coltivazione della vite. Altri 200 metri circa e si arriva ad un ampio spiazzale da dove si può ammirare, con molta prudenza, un ampio e suggestivo tratto delle gole. Questo meraviglioso spettacolo della natura si deve alla lava scaturita, in tempi preistorici, dal cratere, oggi spento, di Monte Mojo, che invase l'odierna valle dell'Alcàntara sino a raggiungere il mare di Giardini Naxos. Poi la frattura della massa lavica e l'azione incessante delle acque del fiume, che portò alla luce due alte pareti formate da prismi basaltici, fecero il resto. In questo tratto del fiume le gole sono lunghe circa 400 metri, hanno pareti alte fino a venti metri e nei punti più stretti sono larghe appena due metri.
Gole dell'Alcantara A questo punto si consiglia di rientrare (la strada che procede verso il borgo Ficarazzi, circa 150 metri dopo, e la centrale Enel Alcantara I salto) ripercorrendo, a ritroso, il percorso fatto all'andata.
Se si vuole scendere direttamente nelle gole per poter fare un tonificante bagno nelle fredde acque dell’Alcàntara, consigliato in estate, si deve procedere lungo la SS 185 oltre il bivio indicato sopra e, superato un alto ponte ferroviario, raggiungere l'ampio posteggio, sulla sinistra, di proprietà dell'Azienda Agrituristica Gole dell'Alcàntara, dove si trova un bar con ristorante, dei campi da gioco e un negozio di souvenir. Da qui si può scendere, e giungere direttamente sul greto del fiume, tramite una panoramica scala o un ascensore (munirsi prima di biglietto). L'azienda offre diversi altri servizi come trekking fluviale, affitto di stivali di gomma, guida lungo un breve sentiero con punti panoramici sulle gole.
Fime Alcantara Per chi vuole scendere fino alle gole senza pagare il biglietto, circa 100 metri dopo il posteggio dell'Azienda Agrituristica Gole dell'Alcàntara si trova un percorso pubblico. Unico inconveniente la difficoltà per posteggiare le macchine, considerato che l'innesto del sentiero si trova nei pressi di una curva e la strada è molto trafficata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dicembre 2008


APPROFONDIMENTI:
  • AA.VV., Alcantara, un “ponte” tra uomo e natura, supplemento al n. 10 di «Paleokastro», aprile 2003, FFG Editore, Sant'Agata Militello (ME), 2003.
  • AA.VV., Sicilia. Tempo libero all’aria aperta, De Agostini Editore, Novara, 2004.
  • ALAIMO Francesco, Parco fluviale dell'Alcantara, Fabio Orlando Editore, Palermo, 2002.





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COME RAGGIUNGERE LE GOLE DELL'ALCÀNTARA

Da Giardini Naxos si prende la SS 185 e si sale in direzione di Francavilla di Sicilia. Poco prima di raggiungere Motta Camastra, all'altezza del km 57,3 circa, imboccare, sulla sinistra, la stradina asfaltata che procede verso Mitogio. Altri 200 metri circa e, una volta superato il ponte che scavalca il fiume Alcàntara, si raggiunge il punto di inizio dell’itinerario.

QUANDO ANDARE

I mesi più indicati per questo itinerario escursionistico che da Mitogio porta alle Gole di Larderia o dell’Alcàntara sono quelli che vanno dall’autunno alla primavera. Nel pieno dell’estate, quando le giornate sono spesso afose, meglio dedicarsi ad una visita alle gole con relativo bagno nelle fredde acque dell’Alcàntara.
Gole dell'Alcantara

EQUIPAGGIAMENTO

Normale abbigliamento da trekking con l'aggiunta, nell’eventualità che – stagione permettendo – si vuole concludere l’escursione sul greto del fiume, di scarpe da scoglio, costume e abbigliamento di ricambio.




DOVE SI TROVANO LE GOLE DELL'ALCÀNTARA

Dove si trovano le gole di Larderia o dell'Alcantara

SCHEDA TECNICA

Motivi di interesse:
gli agrumeti che si attraversano nella parte bassa dell’itinerario, nonché le belle panoramiche, dall’alto, del fiume Alcàntara e a fine percorso le scenografiche gole di Larderia o dell’Alcàntara, dove si ammirano alte pareti formate da prismi basaltici.
Lunghezza del percorso:
circa 5 chilometri (andata e ritorno).
Tempo di percorrenza:
circa 1 ora e 30 minuti (andata e ritorno).
Natura del percorso:
strada sterrata e sentiero.
Segnaletica:
nessun segnavia.
Grado di difficoltà:
E, escursionistico.
Quota minima:
120 metri slm
Quota massima:
230 metri slm

PREVISIONI METEO - GOLE DELL'ALCANTARA

INFORMAZIONI UTILI

PARCO FLUVIALE DELL'ALCANTARA
Via Regina Margherita, 82 - Francavilla di Sicilia (ME) Tel. +39 0942.981038 - +39 0942.981209
sito: www.parcoalcantara.it

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