ITINERARI ESCURSIONISTICI   ●   PARCO DELLE MADONIE

Le Gole di Tiberio, là dove il lento lavorio dell'acqua ha inciso la roccia

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Piante endemiche, fitti boschi, ampi prati, panoramiche alpestri, cime innevate per diversi mesi dell'anno: sono queste le immagini che vengono immediatamente in mente quando si parla delle Madonie. Raramente si pensa a luoghi con abbondante acqua, perché in effetti fiumi e laghi sono totalmente assenti in gran parte del massiccio montuoso, soprattutto nell'area centrale dove la natura calcarea del suolo fa sì che l'acqua delle piogge e della neve appena sciolta, piuttosto che scorrere in superficie, si infiltra velocemente nel sottosuolo dando poi origine a fiumi sotterranei.
Eppure in una profonda valle al confine tra Castelbuono e San Mauro Castelverde, nelle Madonie orientali, si nasconde un luogo di incantevole bellezza dove la protagonista è proprio l'acqua, insieme alla roccia. Qui le acque del fiume Pollina, impetuose durante i mesi invernali, nel corso di milioni di anni hanno eroso e modellato un affioramento di calcari mesozoici creando uno degli ambienti più affascinanti e suggestivi della Sicilia.
Si tratta di un piccolo canyon da sempre identificato, localmente, con il nome di “Mirìcu” e più in generale oggi noto con il nome di Gole di Tiberio, dal nome delle vicine Case di Tiberio, un piccolo borgo rurale oggi quasi del tutto abbandonato.
Le Gole di Tiberio Le gole, una sorte di stretto cunicolo che si incunea nella terra, sono lunghe circa 200 metri ed hanno pareti alte fino a 15 – 20 metri. Queste a volte pendono verso l'interno come a volersi ricongiungere verso l'estremità superiore formando così ambienti molto scenografici. Attraversarli, scivolando dolcemente con un piccolo canotto sulle tranquille acque che l'attraversano, è un vero spettacolo perché, nonostante il loro modesto sviluppo, regalano scorci sempre nuovi e spettacolari: c'è quando le opposte pareti si restringono a tal punto da far pensare di poterle toccare semplicemente allargando le braccia; quando si allontanano permettendo alla luce del sole di colpire l'acqua e creare fantasiosi riflessi; ma anche quando un particolare effetto ottico dà l'impressione che le pareti di fronte si chiudono impedendo di andare avanti, salvo poi veder apparire, pian piano, mentre si continua a scivolare sull'acqua, un piccolo spiraglio di luce che si fa sempre più grande portando fuori dal piccolo canyon.
Le Gole di Tiberio Dentro le gole l'acqua è abbastanza alta, raggiunge in certi punti anche i 5-6 metri di profondità e tutte le pareti sono abbastanza levigate e privi di appigli. Questo deve far riflettere quanti pensano di attraversarle a nuoto, perché le pesanti acque del fiume affaticano molto e il percorso non offre possibilità per riposarsi. Se proprio si ha voglia di una nuotata meglio fare qualche metro all'inizio delle gole per poi ritornare indietro e attraversarle con un piccolo canotto, godendosi così tutto lo spettacolo in tranquillità.



Oltre ai giochi di luce, spettacolari nella tarda mattinata, ai caratteristici colori dell'acqua, dovuti alla presenza di particolari piante acquatiche, alle piccole cavità che si aprono tra le pareti, alcune facilmente accessibili all'inizio del percorso, e ad un grande masso sospeso tra le alte pareti, a catturare l'attenzione sono i numerosi uccelli che nidificano in ogni buco o sporgenza, le anguille che guizzano nell'acqua - indiscutibile indicatore di acqua pulita - e poi ancora i granchi di fiume, scomparsi da tanti altri corsi d'acqua, i fossili di gasteropodi, risalenti a circa 150 milioni di anni fa.
Le Gole di Tiberio Alle suggestioni naturalistiche e paesaggistiche se ne aggiungono altre di tipo storico culturale. Si racconta che il masso sospeso venisse utilizzato dai briganti che dovevano attraversare il fiume Pollina durante i mesi di piena, per spostarsi facilmente dal territorio di San Mauro Castelverde a quello di Castelbuono e ancora che in una delle grotte che si aprono tra le gole si nasconde il tesoro dei briganti maurini. Secondo una leggenda le acque delle gole sarebbero collegate direttamente con il mare ed infatti tutto ciò che viene trasportato dal fiume fin qui dentro viene inghiottito salvo poi ritrovarlo in mare. Altra leggenda vuole che tra le alti pareti delle Gole di Tiberio di tanto in tanto si materializzi un temibile e orrendo mostro che emette paurosi suoni e inghiotte interi animali anche di grosse dimensioni come mucche e pecore.
Leggende e racconti a parte le gole sono un vero spettacolo della natura inserite in un più ampio contesto paesaggistico dal fascino singolare: a monte e a valle il letto del fiume Pollina regala piacevoli scorci con suggestive cascatelle e piccole piscine naturali, il tutto vivacizzato, in primavera, dai vivaci colori dei fiori di oleandro; tutt'attorno una lussureggiante e selvaggia vegetazione formata da olivastro, lentisco, euforbia arborescente, pioppo, tamerice, solo di tanto in tanto interrotta da appezzamenti di uliveti e agrumeti.
Una valle dalla bellezza primordiale dove regnano i suoni della natura: lo scroscio dell'acqua che scorre tra i massi levigati, il canto melodioso di diversi passeriformi, il volo improvviso e tumultuoso degli uccelli allarmati dalla presenza dell'uomo, il fruscio delle fronde degli arbusti mossi da una leggera brezza che si incunea tra le gole.
Un ambiente selvaggio consigliato a quanti amano la natura incontaminata e hanno voglia di trascorrere qualche ora o un'intera giornata lontani dal caos dei grandi centri abitati.
Le Gole di Tiberio Arrivarci non è per niente difficile. Basta raggiungere il km 1,1 della SP 60 che dal bivio di Borrello (frazione di San Mauro Castelverde) sale verso Gangi, e prendere la strada, inizialmente asfaltata, che scende verso valle. Dopo circa 500 metri si raggiungono le Case Tiberio quindi si procede lungo una stradina in terra battuta e a tratti selciata, che muovendo tra secolari ulivi e macchia mediterranea conduce, dopo altri 500 metri circa, all'imbocco di un sentiero realizzato in anni recenti e ben segnalato da un cartello. Più di 400 gradini, in forte pendenza, catapultano, è il caso di dire, sul letto del fiume, a poche decine di metri dall'ingresso alle gole. Ciò che può preoccupare, e che deve far riflettere chi non è abituato a questo tipo di attività, è quindi il ritorno, tutto in salita e molto duro, soprattutto durante le ore più calde e nei giorni più afosi.
Una volta raggiunto il greto del fiume, in quei periodi in cui la potata d'acqua è minima ci si può avventurare verso le gole. Si deve camminare, meglio con l'ausilio di scarpe da scoglio, per poche decine di metri in mezzo all'acqua e tra pietre scivolose, quindi fare molta attenzione. Con un canotto poi attraversare le gole alla fine di cui si trova una piccola spiaggetta, un bel posto per una piacevole e rilassante sosta. Procedendo ancora lungo il corso del fiume dopo circa 300 metri si raggiungono le piccole gole dove, per chi vuole, si possono fare altri piacevoli bagni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Febbraio 2015


BIBLIOGRAFIA:
  • AA.VV., Il Parco delle Madonie, Edizioni Arbor, Palermo, 1993.
  • ALAIMO Francesco, Parco delle Madonie, Fabio Orlando Editore, Palermo, 1997.
  • ANSELMO Vincenzo, Un fiume fra i monti, in «Sikania», anno XII, n. 2, Edizioni Krea, Palermo, 1996.
  • ANSELMO Vincenzo, A spasso nel Parco delle Madonie, Apple iBookstore, 2013.





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COME RAGGIUNGERE LE GOLE DI TIBERIO

Per raggiunge le Gole di Tiberio si consiglia di percorrere l'autostrada A20 Palermo-Messina fino allo svincolo di Castelbuono (per chi proviene dal lato di Palermo) o allo svincolo di Tusa (per chi proviene dal lato di Messina) quindi immettersi sulla SS113 e seguirla fino al bivio per San Mauro Castelverde, a circa 1,5 km da Finale di Pollina. Prendere la SP 52 in direzione di San Mauro Castelverde e una volta arrivati al Bivio di Borrello svoltare a destra e procedere per altri 1,1 chilometri lungo la SP 60 in direzione di Gangi. Un cartello indica la stradina in discesa che porta nei pressi delle gole. Per chi proviene dal versante di Gangi prendere la SP 60 e, superato il Bivio di Calabrò, procedere in direzione del Bivio di Borrello. Difficile raggiungere il posto se non si ha un mezzo proprio.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare le Gole di Tiberio è sicuramente la tarda primavera e l'inizio dell'estate quando nel fiume Pollina scorre ancora abbastanza acqua ma non è impetuosa come in inverso. Questo è il periodo ideale per fare anche dei bei bagni e abbronzarsi nelle piccole spiaggette o sui grandi massi levigati dall'acqua. Assolutamente da evitare una visita in inverno, a meno che non ci si limita ad osservare le impetuose acque del fiume da debita distanza.


QUALCHE DRITTA

Per godere appieno del fascino delle gole si consiglia di attraversarle con un canotto. Chi non dispone della giusta attrezzatura può affidarsi all'Associazione Sportiva Dilettantistica Madonie Outdoor che ormai da alcuni anni, a partire da maggio e fino a settembre, organizza escursioni con il gommone nelle gole e a piedi lungo il fiume. Per avere maggiori informazioni o per eventuali prenotazioni inviare un'email alla seguente casella info@madonieoutdoor.it, oppure telefonare al 339.7727584 (Giovanni).
Le Gole di Tiberio

EQUIPAGGIAMENTO

Normale abbigliamento da trekking con l'aggiunta di pantaloncini, scarpe da scoglio, costume da bagno, tovaglia, crema solare, cappellino e abbondante acqua. Si consiglia di portarsi un ulteriore cambio di indumenti da lasciare in auto. Evitare di lasciare la macchina fotografica a casa!


CURIOSITÀ: IL MOSTRO DI TIBERIO

Secondo una delle diverse leggende legate alle Gole di Tiberio di tanto in tanto in questo piccolo canyon si materializza un temibile e orrendo mostro che emette paurosi suoni e inghiotte interi animali. Addirittura, e questa è storia di anni recenti, gruppi di operai sono fuggiti dall'area impauriti, qualcuno è stato ricoverato per strani malori e sono state organizzate delle battute di “caccia” con colpi di fucile sparati a chissà che cosa, ma del temuto mostro mai nessuna traccia.
In occasione di una delle mie visite alle gole per accompagnare degli amici, in anni in cui il luogo era ancora poco noto e di difficile accesso, perché si dovevano attraversare delle proprietà private, ricordo di aver incontrato un anziano contadino che, inizialmente non molto contento del nostro arrivo, perché in più occasioni dei visitatori improvvisati avevano lasciato le chiudende del suo fondo aperte, provocando l'uscita degli animali lì allevati allo stato semilibero e di conseguenza danni nelle campagne limitrofe, cercò di scoraggiarci a procedere raccontandoci di strani e paurosi eventi che succedevano tra le gole.
Dopo una breve chiacchierata ci fece però entrare con molta disponibilità raccomandandoci solo di richiudere bene, al ritorno, tutti i recinti. Anche in quella occasione, una volta raggiunte le gole ad aspettarci c'era un meraviglioso paesaggio piuttosto che un mostro. Poi ho saputo che la stessa storia, più o meno ricca di particolari paurosi, veniva raccontata a quanti si accingevano a raggiungere le gole.
A questo punto mi chiedo: forse la leggenda del mostro di Tiberio è nata proprio da quelle storie che il contadino iniziò a raccontare per tentare di scoraggiare l'arrivo di visitatori poco attenti e rispettosi? Chissà!




DOVE SI TROVANO LE GOLE DI TIBERIO

Dove si trovano le Gole di Tiberio

LA GUIDA ESCURSIONISTICA CHE VI AIUTA A SCOPRIRE LE MERAVIGLIE DEL PARCO DELLE MADONIE


Nella guida, ampiamente illustrata, troverete tutto quello che c'è da sapere per mettersi subito in cammino e scoprire i luoghi più affascinanti del Parco delle Madonie. Per saperne di più...

PREVISIONI METEO - GOLE DI TIBERIO

Consultando le previsioni meteo tenete conto che il centro abitato di San Mauro Castelverde si trova a 1050 m slm mentre le Gole di Tiberio in una profonda valle a circa 70 m slm.

INFORMAZIONI UTILI

COMUNE DI SAN MAURO CASTELVERDE
Piazza Municipio, 11 - 0921.674083 - www.comune.sanmaurocastelverde.pa.it
CARABINIERI
Via Cavoli - 0921.674081
UFFICIO POSTALE
Piano San Mauro, 10 - 0921.674031
BANCA CARIGE
Corso Umberto, 19 - 0921.674082
FARMACIA CANNIZZARO
Via Mauro Leonarda, 1 - 0921.674050
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Corso Umberto, 111 - 0921.674076