San Gandolfo, patrono di Polizzi Generosa, ed i festeggiamenti “di l’Ultimu mierculu

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

La devozione dei polizzani per il loro Santo patrono, Gandolfo da Binasco, è talmente profonda da festeggiarlo più volte nel corso dello stesso anno: l'undici di gennaio, quando si ricorda lo scampato pericolo in seguito al terribile terremoto del 1693 che seminò morte e distruzione nella Sicilia sud-orientale; il Lunedì dell'Angelo, per ricordare la sua morte avvenuta il Sabato Santo del 1260; il settimo mercoledì dopo Pasqua, questa volta fuori il centro abitato, presso l'eremo ove si presume che Gandolfo abbia sostato prima di giungere in paese, e abbia dato la parola e l’udito ad un sordomuto; infine, in modo solenne e per tre giorni consecutivi, a cavallo della terza domenica di settembre quando si svolgono varie processioni e cerimonie religiose.
Particolare della statua lignea di San Gandolfo Il frate giunse a Polizzi nel febbraio del 1260 per predicarvi la Quaresima, ma vi moriva, in fame di santità, il tre aprile dello stesso anno, dopo tre giorni di sofferenza trascorsi nell’ospedale annesso alla Chiesa di San Nicolò de' Franchis.
La tradizione vuole che dopo la sua morte due campanelle, ancora oggi conservate in quella chiesa, si siano messe a tintinnare senza essere mosse da nessuno e che dal giaciglio di sarmenti dove il frate era solito riposare spuntarono fiori di gelsomino.
La fame per i prodigi e i miracoli praticati dal frate si era ben presto diffusa nel popolo e così, subito dopo la sua morte, e ancor prima che arrivasse il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, iniziarono a venerarlo. Dovettero passare però alcuni decenni affinché Gandolfo da Binasco venisse canonizzato ed eletto protettore della città di Polizzi Generosa.
Processione all'eremo di San Gandolfo Tra le diverse feste celebrate in suo onore, particolare fascino e interesse riveste, per l'aspetto campestre-folcloristico, l'Ultimu mierculu che si svolge il settimo mercoledì dopo Pasqua nell'eremo di contrada San Gandolfo, ai piedi del colle su cui sorge l'abitato di Polizzi Generosa.
Ogni anno, nei sei mercoledì che seguono la Domenica di Pasqua, il luogo sacro diviene meta di numerosi fedeli che vi si recano per pregare ed assistere alla Messa celebrata in onore di San Gandolfo. Poi, la sera del martedì che precede il settimo mercoledì dopo Pasqua, quando si aprono i festeggiamenti cosiddetti dell’Ultimu mierculu, da alcuni decenni a questa parte dall’eremo prende il via una suggestiva fiaccolata, mentre fino ad un recente passato vi era l’usanza di accendere dei falò (pagghiaru) in tutte le campagne che sono in vista del luogo di culto e che dominano l’alta valle dell’Imera Settentrionale.
Processione dell'ultimo mercoledì con la reliquia di San Gandolfo L’indomani i festeggiamenti si aprono con un’interessante processione-pellegrinaggio, cui partecipa una moltitudine di fedeli. Il corteo, con la reliquia del Santo racchiusa in un'urna d'argento a forma di braccio, parte nella prima mattinata dalla Chiesa Madre e, dopo aver attraversato tutto il corso principale del paese, si dirige verso la periferia occidentale dell’abitato. Qui imbocca la vecchia regia trazzera che collegava Palermo con Messina attraverso le montagne (tratto oggi incluso in una delle Vie Francigeni di Sicilia), e scende fino all'eremo, ripercorrendo a ritroso la via percorsa dal frate Gandolfo quando giunse a Polizzi. In una piacevole atmosfera campestre si procede poi alla celebrazione di una Messa (cosa che avviene all’aperto per consentire ai numerosi presenti di parteciparvi) e alla relativa benedizione dei campi. Alla fine delle celebrazioni, a fine mattinata, è consuetudine che i devoti si riversino nelle campagne, ove vengono consumati lauti pranzi.

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Giugno 1997 - ultima revisione febbraio 2019


BIBLIOGRAFIA:
  • ANSELMO Vincenzo, Madonie. Feste religiose e folcloristiche dei Comuni del Parco, Fabio Orlando Editore, Palermo, 1998.
  • FARELLA Flaviano Domenico, San Gandolfo da Binasco, Edizioni Fiamma Serafica, Palermo, 1979.



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QUALCHE DRITTA

Per raggiungere l'eremo di San Gandolfo in macchina bisogna prima seguire la SS 643, nel tratto Polizzi-Scillato, e una volta raggiunte le pendici settentrionali del paese imboccare la SP 9 Polizzi-Caltavuturo. Procedere per altri 2 km circa e si arriva all'eremo. Una volta qui dedicare una piccola visita anche ai resti dell'antico cimitero, posto sul retro della semplice struttura architettonica.
L'eremo di San Gandolfo a Polizzi Generosa

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