ITINERARI ESCURSIONISTICI

Dal ponte Primosole alla foce del Simeto, alla scoperta di un raro ambiente umido

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Giunti sotto il ponte Primosole si lascia, sulla sinistra, la stradina asfaltata che procede per altri 1800 metri circa fino al residence posto a poche centinaia di metri dalla foce del Simeto, e si sale, per pochi gradini bordati da una staccionata, sull'argine artificiale che costeggia la riva sinistra del fiume. Qui si snoda una piacevole pista con il fondo in ghiaia che, oltre a prestarsi per gradevoli passeggiate a piedi, anche con piccoli al seguito, spesso viene utilizzata dagli amanti della mountain bike per rilassanti pedalate.
Gruppo di volatili sul fiume Simeto La posizione rialzata dell'argine consente di godere, lungo il cammino, di ampie panoramiche che si aprono verso ogni direzione. Sulla destra il fiume, inizialmente nascosto dalla folta vegetazione formata, principalmente, da cannuccia di palude, tamerice e olivastro; sulla sinistra vasti campi coltivati e sullo sfondo l'imponente mole dell'Etna costellato, lungo le pendici, da numerosi centri abitati.
Man mano che ci si allontana dalla SS 114, il continuo e fastidioso frastuono prodotto dal traffico che interessa l'arteria stradale si affievolisce ed il cammino viene addolcito dai ben più gradevoli suoni della natura. Se si giunge nella riserva nelle prime ore del giorno o prima del tramonto, si ha modo di ascoltare piacevoli sinfonie di suoni prodotti dai numerosi uccelli che abitano tra la fitta vegetazione. L'area, infatti, riveste notevole interesse per la varietà dell'avifauna che ospita. Tra le acque del fiume e la vegetazione palustre non sarà difficile scorgere esemplari di specie stanziali come il tarabusino, la gallinella d'acqua, la folaga, o specie migratorie, che è possibile ammirare durante il passo primaverile e autunnale, come l'airone bianco, l'airone cinerino, il chiurlo, il mignattaio, la volpoca, la garzetta, la nitticora, la spatola. Questi sono solo alcune delle tante specie dell'avifauna presenti. Con un pizzico di fortuna è possibile osservare anche l'usignolo di fiume, il fratino, l'occhiocotto, la capinera, la cinciallegra, il cardellino, il saltimpalo, e poi il falco di palude, il gheppio e il gufo di palude.
Coppia di pettegole nell'Oasi del Simeto Negli ultimi anni è stato reintrodotto, dopo che negli anni Cinquanta si era estinto in tutta la Sicilia, il pollo sultano, un elegante volatile dalle piume di un bel blu iridescente e dal becco rosso corallo. Dopo poco più di un decennio l'uccello è divenuto stanziale nell'area della riserva e in via di diffusione in altre aree della Sicilia, lasciando ben sperare per il futuro.



Procedendo lungo l'argine, che costeggia, sulla sinistra, la strada che porta al residence, si attraversano tratti della pista bordati dall'alta cannuccia palustre o dall'olivastro, quindi si incontra un sentiero che, snodandosi tra olivastri, raggiunge in breve la riva del fiume, protetta dalla cannuccia di palude, dove, avendo molta pazienza, sarà possibile osservare qualche germano reale, svasso minore, folaga e tanti altri uccelli.
Conchiglie sulla spiaggia della foce del Simento. Un'ulteriore possibilità per raggiungere la riva del fiume viene offerta da un viottolo che si incontra alcune centinai di metri dopo, procedendo lungo la pista.
Ancora pochi minuti di cammino e, raggiunta la fine dell'argine artificiale, si scende sulla spiaggia. Sulla sinistra, nella parte retrodunale, si estende un piccolo ambiente palustre dove non è raro avvistare, stagione permettendo, la biscia dal collare, la tartaruga palustre, la raganella e molti altri animali legati a questo tipo di ambienti.
Piacevole, a questo punto, una passeggiata lunga la spiaggia dove l'attenzione viene spesso catturata dalla presenza di una moltitudine di conchiglie. Molto difficile, invece, scorgere telline della famosa e pregiata ambra del Simeto, divenuta ormai molto rara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marzo 2008 - Rivisto e aggiornato nel marzo 2018


BIBLIOGRAFIA:
  • AA.VV., Le perle verdi della Sicilia, Edizioni Arbor, Palermo, 1990.
  • AA.VV., Carta della R.N.O. Oasi del Simeto, Touring Editore, Milano, 1996.
  • AA.VV., Oasi del Simeto, Provincia Regionale di Catania, Catania, ----.





CONTENUTI CONSIGLIATI

COME RAGGIUNGERE LA RISERVA OASI DEL SIMETO

L'area protetta si può raggiungere facilmente da Catania percorrendo la SS 114 orientale sicula in direzione di Siracusa. Poco prima di raggiungere l'innesto sud alla tangenziale di Catania, si incontra il primo ingresso alla riserva che porta al centro polifunzionale di Torre Allegra, dove si trova anche un punto informazione. Per iniziare la passeggiata procedere per altri 600 metri circa lungo la SS 114, sino all'altezza del bivio per la tangenziale. Qui si trova l'altro accesso alla riserva, l'ingresso Primosole. Prendere la stradina e seguirla per 900 metri circa sino a raggiungere, proprio sotto il ponte Primosole, l'argine del fiume. La stradina comunque procede per altri 1,8 km circa, fino all'ingresso del residence Primosole che sorge proprio a ridosso della foce del Simeto.
Se si arriva dalla tangenziale una volta che ci si immette sulla SS 114 bisogna procedere in direzione di Siracusa fino alla rotatoria - circa 1200 metri - quindi ritornare indietro e in breve si trova, sulla destra, l'innesto della strada per l'ingresso Primosole alla riserva

QUALCHE DRITTA

Se si ha la necessità di chiedere informazioni o ricevere materiale informativo sulla riserva, si consiglia di raggiungere il centro polifunzionale di Torre Allegra. Da qui, inoltre, si dipartono altri due piccoli percorsi, il sentiero Jungetto (circa 200 metri) e il sentiero Vecchia Ansa (circa 700 metri) che offrono altre possibilità per osservare l'avifauna.
Foce del Fiume Simeto.

QUANDO ANDARE

Si consiglia di privilegiare i mesi che vanno da ottobre ad aprile, periodo quando maggiori sono le occasioni per osservare volatili di diverse specie.


EQUIPAGGIAMENTO

Anche se il percorso non presenta particolari difficoltà, si consiglia sempre di indossare un buon paio di scarpe da trekking leggere. Nelle giornate più soleggiate portare con se un buon cappellino, della crema protettiva e naturalmente dell'acqua.




DOVE SI TROVA LA RISERVA OASI DEL SIMETO

Dove si trova la riserva Oasi del Simeto

SCHEDA TECNICA

Motivi di interesse:
Sicuramente l'avifauna, sia stanziale che migratrice, che vive tra la fitta e intrigata vegetazione fluviale, ma anche alcuni aspetti paesaggistici, nonostante l'ambiente circostante sia fortemente antropizzato.
Percorso:
Ingresso Primosole, foce del Simeto.
Lunghezza del percorso:
circa 5,5 chilometri (andata e ritorno).
Tempo di percorrenza:
circa 3 ore l'intero percorso.
Segnaletica:
nessun segnavia.
Grado di difficoltà:
T, turistico.
Quota minima:
0 m
Quota massima:
8 m
Dislivello:
irrilevante

PREVISIONI METEO - CATANIA

CONTATTI UTILI

RISERVA NATURALE ORIENTATA OASI DEL SIMETO
Città Metropolitana di Catania
Gestione Riserve Naturali
Via Nuovaluce, 67a
95030 Tremestiere Etneo (CT)
Tel.: 095.4012485 - 4013145 - 4012092
email: riserve.naturali@cittametropolitana.ct.it
sito: http://public.cittametropolitana.ct.it/riservenaturali/oasi_simeto.html

QUALCHE CONSIGLIO PER TROVARE E PRENOTARE L'ALLOGGIO

Booking.com

LA GUIDA ESCURSIONISTICA CHE VI AIUTA A SCOPRIRE LE MERAVIGLIE DEL PARCO DELLE MADONIE


Nella guida, ampiamente illustrata, troverete tutto quello che c'è da sapere per mettersi subito in cammino e scoprire i luoghi più affascinanti del Parco delle Madonie. Per saperne di più...