ITINERARI ESCURSIONISTICI

Il sentiero costiero dello Zingaro, dove i profumi del mare si mischiano con quelli della montagna

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Una volta che ci si è muniti del biglietto d'ingresso, si segue il tracciato di quella che negli anni Settanta stava per diventare l'ennesima strada litoranea della Sicilia e si entra in una breve galleria scavata nella viva roccia dove a catturare l'attenzione è il cinguettio di numerosi uccelli. Una volta fuori, si inizia a camminare su un agevole sentiero che si snoderà, per lo più con lievi saliscendi, fino all'ingresso nord della riserva, sul lato di San Vito Lo Capo. Subito si lascia, sulla destra, il sentiero che scende verso un'area attrezzata e si procede tra bei scorci panoramici che si aprono verso il mare e la montagna.
Cesti in vimini e altro esposti al centro visitatori della Riserva dello Zingaro Si supera una piccola casetta rurale, sulla destra, quindi si incontra, sulla sinistra, il sentiero che porta al vicino centro visitatori dove si possono ammirare alcuni interessanti cesti, panieri e contenitori vari realizzati con tecniche tradizionali utilizzando i prodotti che la natura del luogo offre e cioè palme nane, canne, ampelodesma e olivastro. Può capitare anche di trovarvi artigiani all'opera mentre realizzano questi manufatti. I responsabili della della riserva, infatti, stanno cercando di non far perdere la memoria delle tecniche di intreccio delle fibre vegetali, organizzando nel corso dell'anno varie dimostrazioni e interessanti corsi.
Cala Capreria nella Riserva dello Zingaro Si lascia sul retro della casa il sentiero che sale verso lo Zingaro alto e subito dopo, appena riprendere il sentiero principale, si incontra, sulla destra, la diramazione che porta in breve al museo naturalistico - dove si trovano interessanti pannelli esplicativi sulla flora e fauna dell'area protetta - e, continuando a scende, a Cala Capreria, la prima di una serie di suggestive calette che si incontrano lungo il percorso. Le acque cristalline invitano, se è la stagione giusta, ad un piacevole bagno.
Ritornati sul sentiero principale, si seguono le indicazioni per l'ingresso nord. Inizialmente si cammina in un'area caratterizzata da una vegetazione di tipo erbacea con abbondante ampelodesma. Poi, superato quello che in tempi lontani doveva essere il corso di un torrente, la palma nana, l'unica della famiglia presente in modo spontaneo in Europa, si fa sempre più abbondante e vivacizza l'ambiente.
La palma nana vivacizza il paesaggio della Riserva dello Zingaro Seguendo la traccia del sentiero, bordeggiato in alcuni tratti da una staccionata di legno, si raggiunge Punta di Capreria Grande e subito dopo, superata una curva a sinistra, si presenta alla vista una tra le più belle panoramiche che il percorso offre, con la bella Cala del Varo, in basso, raggiungibile solo via mare.
Proprio di fronte la cala si trova un bel terrazzo-belvedere ombreggiato da alberi di leccio, carrubo, orniello e palme nane, mentre addossata ad una parete rocciosa vi è una piccola casetta all'interno della quale è stato allestito il Museo della Manna, a testimonianza dell'antica attività produttiva della manna un tempo molto diffusa qui e in altre aree del Mediterraneo e oggi praticata solo nelle Madonie, tra le campagne di Pollina e Castelbuono.
Cala del Varo nella Riserva dello Zingaro Superata Punta Leone si dominano dall'alto un gruppo di case rurali e alcuni terreni alberati. Quest'area fu tra quelle maggiormente sfruttate dagli agricoltori. A testimonianza rimangono, oltre che le diverse costruzioni, riparo per i contadini, i segni di antiche colture e cioè uliveti, mandorleti, sporadici alberi da frutta, frassino da manna e tanta palma nana che qui, caso raro, raggiunge dimensioni notevoli a dispetto del nome.



Continuando si raggiunge e si lascia sulla destra il sentiero per Cala Disa dove, come fa intuire il nome, l'ampelodesma, chiamata ddisa in Siciliano, è predominante. Poco più avanti, all'altezza di una casa diruta, si incontra anche il sentiero per Cala Berretta. Continuando per il sentiero principale si incontrano alcuni bei esemplari di palma nana che formano dei boschetti in miniatura.
Superata una vecchia casa rurale e un uliveto abbandonato, sulla destra, si arriva al bivio per Cala Marinella dove si trova un'ampia casa formata da più corpi uniti, probabilmente perché destinati a più usi.
Il sentiero costiero della Riserva dello Zingaro Si procede ancora lungo il tracciato principale e lasciato, dopo un po', l'innesto del sentiero, sulla sinistra, che sale verso la località Sughera e il Borgo Cusenza, si domina, dall'alto, la bella Cala dell'Uzzo. Si scende per un sentiero stretto tra due pareti rocciose e improvvisamente si presenta alla vista l'enorme antro della Grotta dell'Uzzo frequentata dall'uomo sin dalla fine del Paleolitico Superiore. Per motivi di sicurezza una staccionata impedisce l'accesso alla grotta, ma basta procedere pochi passi più avanti e prendere il sentiero che sale sulla sinistra per poterla ammirare nella sua interezza.
La Grotta dell'Uzzo nella Riserva dello Zingaro Qui il sentiero si biforca: si può procedere per il sentiero principale, più a monte, oppure scendere verso Cala dell'Uzzo e poi procedere costeggiando il mare sino alla Tonnarella dell'Uzzo dove, già quasi alla fine del percorso, si riprende il sentiero principale.
Si consiglia di fare pochi passi lungo il sentiero più a monte per ammirare la graziosa costruzione rurale dove è stato allestito il Museo alla Civiltà Contadina, quindi ritornare fino al bivio e scendere verso Cala dell'Uzzo. Dopo un bel bagno - qui si può osare dall'inizio della primavera fino a buona parte dell'autunno - si procede in un ambiente che ridiventa più arido e che regala belle viste sulla frastagliata costa. Si supera un'area attrezzata e si raggiunge la Tonnarella dell'Uzzo dove è stato allestivo il Museo delle Attività Marinare. Non si può non scendere nella bellissima Cala Tonnarella Dell'Uzzo. Ripreso il sentiero in breve si raggiunge la strada sterrata e l'ingresso nord della riserva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maggio 2009


BIBLIOGRAFIA:
  • AA.VV., Lo Zingaro, Edizioni Arbor, Palermo, 1991.
  • AA.VV., Le perle verdi della Sicilia, Edizioni Arbor, Palermo, 1990.
  • AA.VV., Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, AZ.FF.DD.R.S., Palermo, 1991.
  • MASSA Bruno, NOGARA Angela, La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro / Fauna, AZ.FF.DD.R.S., Palermo, 1997.





CONTENUTI CONSIGLIATI

COME RAGGIUNGERE LA RISERVA DELLO ZINGARO

Per raggiungere il versante sud della Riserva dello Zingaro, provenendo dall'autostrada A29 Palermo - Mazara del Vallo bisogna uscire allo svincolo per Castellammare del Golfo e seguire la SS 187 in direzione di Trapani. Dopo circa 4 km, lasciata la statale, si seguono le indicazione per Guidaloca, Scopello e l'ingresso della riserva.
Durante la stagione estiva la riserva è servita da un servizio di autolinee gestito dalla ditta Autoservizi Russo (www.russoautoservizi.it), con partenze da Castellammare del Golfo

ORARI DI APERTURA ED ALTRE INFORMAZIONI

L'ingresso alla riserva è a pagamento e il costo del biglietto è di € 5,00; per i ragazzi fino a 14 anni è di € 3,00. È previsto anche un biglietto speciale, del costo di € 1,00, per le comitive di scolaresche o di corsi di formazioni. Ingresso gratuito per i cittadini italiani di età superiore a 65 anni e i bambini di età inferiore a 10 anni.
Gli orari di apertura della riserva sono i seguenti: da aprile a settembre, dalle ore 7:00 alle ore 19:30; da ottobre a marzo, dalle ore 8:00 alle ore 16:00. Lungo il sentiero costiero non sono presenti punti d'acqua quindi si consiglia, prima di iniziare l'escursione, di munirsi di abbondante acqua.
Riserva dello Zingaro

QUANDO ANDARE

Si consiglia di privilegiare i mesi che vanno da ottobre a maggio anche se i periodi migliori in assoluto sono la primavera e l'autunno quando, per buona parte, si può fare anche il bagno. L'estate, invece, è sconsigliata per il troppo caldo a meno che il sentiero venga percorso nelle prime ore del giorno o nel tardo pomeriggio, con il solo intento di trascorrere il resto della giornate nelle calette.


EQUIPAGGIAMENTO

Scarpe da trekking leggere e abbigliamento consono al periodo. Non dimenticarsi della crema protettiva e di munirsi di abbondante acqua.




DOVE SI TROVA LA RISERVA DELLO ZINGARO

Dove si trova la riserva dello Zingaro

SCHEDA TECNICA

Motivi di interesse:
Quello dello Zingaro è uno dei pochi tratti di costa della Sicilia rimasto miracolosamente integro. Il sentiero costiero permette di godere di paesaggi incantevoli verso le tante calette disseminate lungo il percorso, nonché di ammirare suggestivi palmeti formati da palma nana, interessanti costruzioni rurali e la favolosa Grotta dell'Uzzo, frequentata dall'uomo fin dalla fine del Paleolitico Superiore.
Percorso:
Ingresso sud, Punta Capreria Grande, Zingaro, Marinella, Grotta dell'Uzzo, Cala dell'Uzzo, Cala Tonnarella dell'Uzzo, ingresso nord.
Lunghezza del percorso:
circa 12,5 chilometri (andata e ritorno).
Tempo di percorrenza:
circa 4 ore e 30 minuti l'intero percorso.
Natura del percorso:
sentiero.
Segnaletica:
diversi cartelli di legno.
Grado di difficoltà:
E, escursionistico.
Quota minima:
55 m
Quota massima:
110 m

PREVISIONI METEO - SCOPELLO

INFORMAZIONI UTILI

RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO
Via Salvo D'Acquisto, 1 - 91014 Castellammare del Golfo (TP)
Tel. +39 0924 35108 - Fax +39 0924 35752
Numero Verde: 800 116616
sito: www.riservazingaro.it
email: info@riservazingaro.it
Nucleo di vigilanza: +39 0924 35093

AZIENDA REGIONALE FORESTE DEMANIALI REGIONE SICILIA
Tel. +39 091 7906803 - Fax +39 091 7906801

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