LUOGHI E MERAVIGLIE

L'antico fascino della Tonnara di Scopello

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Scogliere aspre che scendono a picco sul mare, acque cristalline e dai colori intensi che vanno dal turchese all'azzurro, due irti faraglioni dove si abbarbicano rigogliosi fichidindia: sono questi gli elementi naturali che più di ogni altro caratterizzano il piccolo golfo dove si affaccia la Tonnara di Scopello, una delle meglio conservate delle più di ottanta un tempo esistenti in Sicilia e dislocate, principalmente, lungo la costa sud-orientale dell'isola, la costa settentrionale del messinese e le coste del palermitano e del trapanese.
Panoramica della Tonnara di Scopello con i faraglioni Il malfaraggio, come viene chiamato il complesso delle strutture edilizie a servizio della tonnara un tempo calata nel mare antistante i faraglioni, si trova inserito in un contesto paesaggistico di grande fascino e bellezza, a poca distanza dall'ingresso sud della Riserva naturale dello Zingaro.
Le origini di questa tonnara sono molte antiche. Le prime notizie documentate risalgono al 1272, anche se in quel periodo la struttura era ancora molto piccola. Solo nel XV secolo, infatti, venne ampliata per volere della famiglia Sanclemente. Alla fine del XVI secolo passò nelle disponibilità dei Gesuiti che insieme al monastero del Santissimo Rosario di Trapani ne amministrarono la proprietà per più secoli, ampliandone ancora le strutture.
Cortile interno della Tonnara di Scopello Con l'Unità d'Italia e la soppressione degli ordini religiosi la proprietà passò al demanio dello Stato fino al 1874, quando fu messa all'asta e acquistata da un gruppo di imprenditori, tra cui Ignazio Florio.
La tonnara è stata sempre abbastanza produttiva e solo raramente la gestione si è chiusa in passivo. Questo ha fatto sì che l'attività si protraesse fino a tempi relativamente recenti, quando molte altre tonnare della Sicilia erano state chiuse già da un pezzo. Qui le reti furono calate per l'ultima volta nel 1984, anno in cui si catturarono solo 100 tonni, troppo pochi per consentire all'attività di essere remunerativa.



Un'attenta gestione ha impedito, però, che questo immenso patrimonio, venuta meno la funzione primaria, andasse in rovina e si disperdesse come è successo, purtroppo, a molte altre strutture del genere. Negli anni subito dopo la chiusura, infatti, iniziò una lenta e pregevole opera di ristrutturazione, riconversione nell'uso e valorizzazione culturale che, oltre a preservare i vari ambienti del malfaraggio, ne ha permesso a tutti la fruizione e l'uso. Molti ambienti, sia interni che esterni, sono stati restaurati preservandone l'atmosfera originale e oggi vengono utilizzati per ospitare viaggiatori che vi trascorrono uno o più giorni, manifestazioni culturali, ricevimenti o anche semplici bagnanti che vogliono godere del silenzio e della magia del luogo e, di tanto in tanto, fare rilassanti bagni nelle acque della piccola e suggestiva baia antistante i faraglioni.
Tonnara di Scopello. La tonnara oggi, pur se non si anima come un tempo, quando tra maggio e giugno veniva effettuata la pesca del tonno, conserva un antico fascino: fuori sono ben allineate numerose ancore, come se aspettassero di essere calate in acqua; nei magazzini si possono ammirare alcuni dei diversi tipi di imbarcazioni utilizzate per la pesca del tonno (vasceddi, vaccazzi, parascammi, bastaddi, muciara i sùari, vinturera, vacchi i guaddia, muciara rràisi); poi ci sono cordami, reti ed altri utensili che testimoniano un antichissimo rito. All'interno della bella corte si affaccia una piccola cappella. In alto svettano le due torri di guardia: una più antica e in parte diruta, è arroccata su un'irta rupe; l'altra, più imponente e in buone condizioni, fu costruita nel XVI secolo su progetto di Camillo Camilliani, insieme a molte altre lungo i 1039 chilometri della costa siciliana per difendere l'isola dai continui attacchi dei corsari.
Tonnara di Scopello Nelle disponibilità della Tonnara di Scopello vi era la piccola Tonnarella dell'Uzzo, posta poco più a nord e utilizzata solo dopo la chiusura della tonnara madre. Oggi in questo piccolo malfaraggio, che si trova all'interno della Riserva naturale dello Zingaro e domina una delle più belle calette dell'area (leggi l'articolo: La primitiva bellezza delle spiagge dello Zingaro), è allestito il Museo della Tonnara.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giugno 2017


BIBLIOGRAFIA:
  • DRAGO Domenico, Tonnare, l'Epos Editore, Palermo, 1999.
  • LA DUCA Rosario, La tonnara di Scopello, Grifo Editore, Palermo, 1988.
  • RAVAZZA Ninni, Le tonnare di cetaria, in «La Sicilia Ricercata», n. 11, Bruno Leopardi Editore, Palermo, 2002.
  • ZANCA Renato, MAZZARELLA Salvatore, Le tonnare, in «Kalós - luoghi di Sicilia», supplemento al n. 6, anno 6, di «Kalós – arte in Sicilia», novembre-dicembre 1994, Edizioni Ariete, Palermo, 1994.





CONTENUTI CONSIGLIATI

COME RAGGIUNGERE LA TONNARA DI SCOPELLO

Dall'autostrada A29 Palermo - Mazara del Vallo, uscire allo svincolo di Castellammare del Golfo e una volta presa la SS 187 in direzione Trapani seguirla per circa 4 chilometri, sino al bivio per Scopello e la Riserva dello Zingaro. Superata la bella spiaggia di Guidaloca e poi il bivio per Scopello si continuano a seguire le indicazioni per la Riserva dello Zingaro. In breve, in basso sulla destra, si presenta il complesso della Tonnara di Scopello. Poco prima, sulla sinistra, si trova un posteggio sterrato (a pagamento, circa 3-4 euro) dove è possibile lasciare la macchina per poi raggiungere a piedi (circa 400 metri) la tonnara.

ORARI DI APERTURA ED ALTRE INFORMAZIONI

Per accedere alla tonnara è necessario pagare un biglietto di euro 3,50 che vi permette di visitare gli ambienti esterni della stessa e di sostare nell'area per godere del luogo, prendere il sole (non c'è sabbia) o fare dei bagni. Non è consentito portarsi dietro ombrelloni e sdraie, i quali possono essere noleggiati direttamente all'interno. Per godere del fascino del posto e poter fare dei bagni in tutta tranquillità si sconsiglia di andarci da metà giugno a metà settembre quando, di solito, il piccolo accesso al mare, e non solo, è super affollato.
Se si pensa di pernottare nella struttura, non ci si aspetti il “lusso”. Le stanze, appositamente spartane, dopo il restauro sono state lasciate il più possibile com'erano. Un posto, quindi, per sognatori e “poeti”, sconsigliato a chi cerca il lusso scintillante.
Orari di apertura: dalle 9 alle 19 in primavera ed estate; dalle 9 alle 17 in autunno e inverno.
Verificare sempre prezzi e orari di apertura contattando l'ufficio informazioni.
Faraglioni di Scopello.



DOVE SI TROVA LA TONNARA DI SCOPELLO

Dove si trova la Tonnara di Scopello

PREVISIONI METEO - SCOPELLO

INFORMAZIONI UTILI

COMUNIONE TONNARE SCOPELLO E GUZZO
Largo Tonnara Scopello - 91014 Castellammare del Golfo (TP)
Tel. +39 339 6741046
Numero Verde: 800 116616
sito: www.tonnaradiscopello.com
email: info@tonnaradiscopello.com

QUALCHE CONSIGLIO PER TROVARE E PRENOTARE L'ALLOGGIO

Booking.com