ITINERARI ESCURSIONISTICI   ●   PARCO DELLE MADONIE

Il Sentiero della Pace: in cammino verso la Madonna dell'Alto

© Testo e foto di Vincenzo ANSELMO

Raggiunta la località Cella e posteggiato il mezzo di trasporto nell'ampio spazio che si trova alla fine della strada sterrata, si inizia a camminare in direzione nordest seguendo la stradina in terra battuta. Lasciato, subito sulla sinistra, l'innesto del Sentiero dei Pellegrini, si procede dritti raggiungendo e oltrepassando il Vallone della Cella. Continuando in un ambiente aperto, caratterizzato da una vegetazione erbacea interrotta di tanto in tanto da cespugli ed alberelli di pero mandorlino, prugnolo, rovo e ginestra comune, si incontrano due enorme vasche per la raccolta dell'acqua che per diversi decenni furono utilizzate come vasche di carico della sottostante centrale idroelettrica, entrata in funzione nel 1908.
In cammino sul sentiero della pace Subito dopo si attraversa la sorgente Cateratti e per un po' si procede tra piante di ginestre spinose, cisto bianco e pero mandorlino, molto belli da vedere in primavera quando si ammantano di numerosi fiorellini. Poi, in vista di Pizzo Sant'Otiero, si procede tra vasti e rigogliosi pascoli sino a raggiungere una stradina sterrata dove si intercetta il Sentiero della Pace che sale dal sottostante Ponte San Brancato. Continuando sulla sinistra si sale e dopo circa 400 metri si incontra, sul margine sinistro di una curva a gomito, proprio ai piedi della Rocca di Sant'Otiero (Vazu di Santu Tieru), una piccola casa utilizzata dagli operai forestali. La casetta è stata costruita utilizzando pietra calcarea del luogo, detta lumachella perché ricca di conchiglie fossili che si possono osservare, in modo particolare, sul davanzale della finestra o nella cantoniera di nordest.
Procedendo lungo la strada sterrata, e avendo cura di tralasciare l'innesto di una mulattiera sulla destra, si incontrano diversi cespugli di due delle tante piante endemiche che crescono sulle Madonie: l'astragalo dei Nebrodi e la ginestra di Cupani. In questo tratto, proprio a nord di Pizzo Sant'Otiero, si può osservare anche l'abbozzo di una colonna che doveva essere montata nella Chiesa Madre di Petralia Sottana (prima metà del XVII secolo) ma lasciata incompiuta e abbandonata sul posto perché spezzatasi durante la lavorazione.
In cammino sul sentiero della pace Raggiunto un pianoro ricoperto da un soffice tappeto erboso, animato a volte da animali al pascolo, si abbandona la tracia sulla sinistra e si procede a destra. Subito dopo la strada fa una curva a sinistra ed entra in una valle dove i paesaggi di colpo cambiano. Qui arbusti e alberi di pero mandorlino, acero campestre e biancospino si fanno sempre più frequenti e insieme a rigogliosi cespugli di rosa canina creano una vegetazione intricata. Belle anche le radure ricolme da tanto asfodelo bianco.
Lasciata un'ulteriore deviazione sulla destra si procede ai piedi dei frastagliati e ripidi pendii di Pizzo Inferno, sulla sinistra, e di Cozzo Lampo, sulla destra, che colpisce per l'ampia pietraia che si stende alla sua base.
Si inizia a salire per un ripido e pietroso sentiero, dove si incontrano diversi arbusti di agrifoglio e poi anche cespugli di ginepro e alberi di faggio, e con un po' di fatica si arriva a Portella di Mele il cui nome, molto probabilmente, deriva dalla presenza, nell'area, di numerose piante di melo selvatico. Ciò che qui attira l'attenzione, in primavera, sono i vistosi e abbondanti fiori di peonie che crescono all'ombra di alcuni alberelli di biancospino.
In cammino sul sentiero della pace Abbandonata la traccia sulla destra, che scende verso gli alberi monumentali di Pomieri, si procede a sinistra per un bel sentiero immerso nella fitta faggeta. Superato il letto di un ruscello si raggiunge un piccolo rilievo roccioso, nei pressi di Cozzo del Filatore, da dove, nel mentre ci si rilassa brevemente per poi poter affrontare un'ulteriore ripida salita, si ha modo di ammirare vaste panoramiche. Da qui in poi il sentiero si fa a tratti poco evidente, quindi si raccomanda di procedere con la massima cautela aiutandosi con i segnavia bianco-rossi del CAI.



In cammino sul sentiero della pace Si sale, per alcune centinaia di metri, seguendo un ripido tracciato quindi, superata un'area aperta che permette di godere di belle panoramiche che si spingono fino a Pollina, San Mauro Castelverde e oltre, si rientra nella faggeta e si procede in lieve salita. Usciti di nuovo dal bosco si cammina su vasti pascoli che regalano alla vista ampie panoramiche verso Monte Ferro, il Carbonara, Monte Daino, Monte Quacella, Petralia Sottana, Petralia Soprana e poi i Nebrodi, l'Etna, il centro della Sicilia. Si procede per un tratto quasi in piano, tra nuclei di faggio dal portamento basso e cespuglioso, quindi a mezzacosta si tagliano le pendici meridionali di Monte San Salvatore.
In cammino sul sentiero della pace Oltrepassata un'ampia pietraia si inizia a scendere per tracce di sentiero sino a intercettare il Sentiero dei Pellegrini che sale dalla località Cella. Altri 20 metri circa, sulla destra, e si raggiunge la strada sterrata che sale dal versante di Polizzi Generosa. Qui si trova la fontana di Madonna dell'Alto, alimentata da acqua sempre freschissima, e il piccolo cippo cui è legato l'antico rito detto “'a pigghiata da petra”. Quest'antica usanza vuole che il devoto che si rechi per la prima volta al santuario, prima di affrontare l'ultimo tratto di percorso raccolga con le labbra un sassolino, posto prima sul cippo, e lo porti fino in chiesa dove dovrà essere immerso nell'acqua benedetta e lì lasciato sino alla fine della messa, quando potrà essere ripreso e portato con sé come un amuleto dalle particolari capacità magiche.
Con il sassolino tra le labbra o no, quest'ultimo tratto del percorso che sale al santuario (circa 70 metri di dislivello in 430 metri) bisogna affrontarlo con il giusto ritmo perché, chissà perché, risulta sempre molto faticoso. Accompagnati dal cinguettio di qualche uccello, dal soffio del vento, dal mormorio di pietre e pietruzze che si sfregano sotto il peso dei piedi, si inizia così a muovere un passo dopo l'altro e a spingere il corpo verso l'alto, verso il luogo dello spirito dove una interessante statua marmorea della Madonna accoglie ogni pellegrino.
Le origini del santuario sono incerte. Molti studiosi ne attribuiscono la fondazione, nel luogo dove esisteva già una chiesetta in rovina, al Beato Guglielmo Gnoffi da Polizzi, nella seconda metà del XIII secolo. La statua della Madonna, invece, porta la data 1471 sul piedistallo ed è attribuita a Domenico Gagini o a qualche suo stretto collaboratore.
Interno della chiesa della Madonna dell'Alto. Dopo che ci si è lasciati andare alla contemplazione, favoriti dai grandi spazi che si aprono alla vista, si procede con il cammino iniziando la via del ritorno. Si scende fino alla fontana e si riprende il sentiero sulla destra. Lasciato subito il Sentiero della Pace sulla sinistra si continua a scendere in forte pendenza zigzagando prima tra sporadici faggi e poi tra vasti pascoli. Qui bisogna prestare attenzione al percorso, soprattutto in primavera quando l'erba è alta e il sentiero a tratti non si vede.
Superato il corso del Vallone della Cella si continua a scendere sulla destra idrografica e si raggiunge il luogo dove nel 2012 è stata collocata un'immagine votiva di San Michele Arcangelo.
Da qui in poi si scende su stradina in terra battuta ed in breve si raggiunge il punto di partenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maggio 2018


BIBLIOGRAFIA:
  • AA.VV., Sentiero della Pace, Centro di Doc. Etnografica "U Parmintieddu" - CAI sez. di Petralia Sottana, 2005 (depliant).
  • ANSELMO Vincenzo, Madonie a piedi, Edizioni Youcanprint, Tricase, 2016.
  • ANSELMO Vincenzo, Madonie. Feste religiose e folcloristiche dei comuni del parco, Fabio Orlando Editore, Palermo, 1998.
  • CARAPEZZA Vincenzo - CARAPEZZA Michele, Petralia Sacra - Tradizioni, Castelbuono, 1991.
  • FARELLA Flaviano Domenico, L'eremita delle Madonie, il Beato Guglielmo Gnoffi, Edizione Fiamma Serafica, Palermo, 1973.





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CURIOSITÀ E INFORMAZIONI VARIE

Il Sentiero della Pace è stato ideato dalla sezione del Club Alpino Italiano di Petralia Sottana e presentato nel 2005 in occasione del Meeting Nazionale della Sentieristica e la Settimana Nazionale dell'Escursionismo, anche se era stato già percorso l'anno precedente, nell'ambito dell'iniziativa Summit for Peace e sporadicamente ancora in anni precedenti. Il sentiero inizia nei pressi dell'ospedale nuovo di Petralia Sottana, a pochi chilometri dal centro abitato, e per la Regia Trazzera 301 (Petralia-Castelbuono) raggiunge il Ponte San Brancato e poi si inerpica per mulattiere, strade sterrate e stretti sentieri fino a raggiungere il Santuario della Madonna dell'Alto (1819). Il percorso, considerando anche il ritorno, sarebbe fattibile in un giorno da chi ha buona esperienza di trekking ed è ben allenato, ma è abbastanza lungo e notevole il dislivello da affrontare. Per chi volesse effettuarlo per intero e goderselo, si consiglia di realizzarlo in due giorni partendo direttamente dal centro abitato di Petralia Sottana e sostando in cima, per poi ridiscendere il giorno successivo.
Per renderlo fattibile ai più qui viene presentato in una versione un po' ridotta con partenza dalla località Cella. Da qui ci si dirige verso Pizzo Sant'Otiero, dove si incontra la segnaletica del Sentiero della Pace, si sale al Santuario e si ridiscende per il Sentiero dei Pellegrini fino alla località Cella creando così un bel percorso ad anello, versione peraltro inserita negli ultimi anni (mese di maggio) nei programmi della sezione CAI di Petralia Sottana.
Per essere sicuri, una volta raggiunto il santuario, di trovare la chiesa aperta, si consiglia di chiedere informazioni preventivamente alla parrocchia di Petralia Sottana o al Comitato Maria SS. dell'Alto (tel. 3383659971). La chiesa, oltre ad essere accessibile la prima domenica di luglio e il giorno precedente, i primi quindici giorni di agosto e l'otto settembre, spesso viene aperta, per la celebrazione della messa, anche in altre occasioni.
In cammino sul sentiero della pace

COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI INIZIO DEL SENTIERO

Da Petralia Sottana si inizia a seguire la SS 120, in direzione di Castellana Sicula, e proprio sotto l'abitato, al km 62, si prende, sulla destra, la stradina selciata che scende verso l'Imera Meridionale. Una volta superato il ponte si sale seguendo la strada asfaltata. Tralasciando le varie diramazioni che si incontrano, dopo circa 3,5 km si lascia la strada sulla sinistra (Madonna dell'Alto) e si procede sulla destra, su strada sterrata dal fondo sconnesso, per altri 400 metri circa. Qui si può posteggiare in un ampio spiazzo inerbito.

QUANDO ANDARE

I periodi migliori per percorrere il Sentiero della Pace sono la primavera e l'autunno quando le temperature sono mite e la natura si veste di colori affascinanti. Fattibile anche in estate evitando però quelle calde e afose giornate di scirocco, perché i tratti di ripida salita possono sfiancare.


EQUIPAGGIAMENTO

Scarpe da trekking alte e abbigliamento a strati in modo che lungo le ripide salite ci si può scoprire e nei tratti esposti ai venti coprire facilmente. Portare anche crema solare e una buona scorta d'acqua per la salita. Possono essere utili un paio di bastoncini.
In cammino sul sentiero della pace

EVENTI E MANIFESTAZIONI NEL SANTUARIO

FESTA DELLA MADONNA DELL'ALTO
La prima domenica di luglio e il 15 di agosto sono le due date in cui il santuario si anima di numerosi pellegrini per festeggiare la Madonna dell'Alto. Nell'appuntamento di luglio è la parrocchia di Calcarelli ad organizzare le celebrazioni, mentre ad agosto è la parrocchia di Petralia Sottana. Nel corso delle due giornate nella chiesetta vengono celebrate diverse messe ed a seguire attorno al santuario si snodano due breve ma animate processioni.


DOMENICA 19 MAGGIO 2019
ESCURSIONE CON IL CAI DI PETRALIA SOTTANA

Domenica 19 maggio 2019 il CAI di Petralia Sottana organizza un'escursione intersezionale, dal titolo "Un sentiero e una cima per la pace", che si snoderà lungo il percorso del Sentiero della Pace. Quest'anno l'escursione partirà dall'ospedale nuovo (così come nelle prime edizioni) e non da Contrada Cella, come fatto negli ultimi anni e come descritto nel presente articolo.
PROGRAMMA
Ore 7:45 Appuntamento nei pressi dell'ingresso dell'ospedale nuovo (C.da S. Elia);
Ore 8:00 Partenza a piedi per il ponte San Brancato (tratto non descritto nell'articolo) e poi per Rocca di Sant'Otiero, Portella di Mele, Cozzo del Filatore, pendici di Monte San Salvatore e Santuario di Madonna dell'Alto;
Ore 14:00 Santa Messa; a seguire colazione a sacco;
Ore 16:00 Inizio della discesa lungo il sentiero dei pellegrini. Raggiunta la Contrada Cella vengono recuperate alcune delle macchine lasciate sul posto prima dell'inizio dell'escursione, necessarie per il rientro.
DATI TECNICI
Difficoltà: EE, escursionisti esperti; dislivello in salita: 900 metri; dislivello in discesa: 600 metri; durata circa 10 ore.
INFORMAZIONI / ADESIONI
Per informazioni contattare il CAI di Petralia Sottana. Tel. 3492227262 - 3298057940. Email petraliasottana@cai.it.
Adesione obbligatoria entro venerdì 17 maggio 2019.




DOVE SI TROVA IL SENTIERO DELLA PACE

Dove si trova Cefalù

LA GUIDA ESCURSIONISTICA CHE VI AIUTA A SCOPRIRE LE MERAVIGLIE DEL PARCO DELLE MADONIE


Nella guida, ampiamente illustrata, troverete tutto quello che c'è da sapere per mettersi subito in cammino e scoprire i luoghi più affascinanti del Parco delle Madonie. Per saperne di più...

SCHEDA TECNICA

Motivi di interesse:
Un percorso dal notevole interesse naturalistico e paesaggistico ma anche storico-culturale e religioso. Il santuario, costruito come una piccola fortezza sul vertice di una delle cime più alte delle Madonie, per secoli ha ospitato una comunità di eremiti. Ancora oggi è meta di pellegrinaggio e tra i più importanti luoghi di fede delle comunità madonite. All'interno della chiesetta si conserva un'interessante statua marmorea della Madonna attribuita a Domenico Gagini o ad un suo stretto collaboratore.
Percorso:
Contrada Cella, Sorgente Cateratti, Pizzo Sant'Otiero, Portella di Mele, Madonna dell'Alto, Vallone della Cella.
Lunghezza del percorso:
circa 12 chilometri, ad anello (circa 9 chilometri fino al santuario).
Tempo di percorrenza:
circa 4 ore e 45 minuti l'intero percorso (circa 3 ore e 30 minuti fino al santuario).
Natura del percorso:
strada sterrata, mulattiera e sentiero.
Segnaletica:
segnavia bianco-rosso.
Grado di difficoltà:
EE - escursionistico per esperti.
Quota minima:
1140 m
Quota massima:
1810 m
Dislivello:
+ / - 850 m

PREVISIONI METEO - PARCO DELLE MADONIE

INFORMAZIONI UTILI

UFFICIO TURISTICO DI PETRALIA SOTTANA
Corso Paolo Agliata, 100 - www.petraliavisit.it - ufficio.turistico@comune.petraliasottana.pa.it - 0921.641811.
CLUB ALPINO ITALIANO - SEZIONE DI PETRALIA SOTTANA
petraliasottana@cai.it - 329.8057940 - 349.2227262
PARROCCHIA DI PETRALIA SOTTANA
Via Duomo - 0921.641031
PARCO DELLE MADONIE
Corso Paolo Agliata, 16 - 0921.684011 - www.parcodellemadonie.it

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